Inserimenti in Comunità Minori
Scheda del servizio
DESCRIZIONE DEL SERVIZIO
L’inserimento residenziale costituisce un intervento di allontanamento del minore dal nucleo di appartenenza attivato in situazioni di particolare difficoltà e fragilità genitoriale del nucleo di appartenenza per la quale non è possibile l’affidamento famigliare residenziale.
Un inserimento temporaneo in una Comunità valutata il più possibile rispondente ai bisogni del minore implica la ricerca e l’individuazione di una Comunità per minori il più possibile rispondente ai bisogni del minore, la definizione di un progetto socio-educativo con l’équipe del presidio ospitante, il monitoraggio e la verifica del progetto per tutta la sua durata e, qualora le condizioni che hanno determinato l’allontanamento non sussistessero più, il reinserimento del bambino/ragazzino nel suo nucleo familiare.
È innanzitutto coinvolta l’assistente sociale in quanto esecutrice istituzionale dei provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria a tutela dei minori in grave pregiudizio.
Insieme all’assistente sociale opera l’educatore professionale, come membro dell’équipe socio-educativa dell’Area Minori, impegnato nel supportare il minore nella delicata fase di allontanamento dalla famiglia d’origine e di inserimento in struttura e nell’azione di monitoraggio, ad inserimento avvenuto. Il servizio sociale collabora nelle varie fasi progettuali con il servizio di Neuropsichiatria Infantile (ASL VCO).
A CHI E’ RIVOLTO
A nuclei familiari con minori in situazioni di grave rischio o pregiudizio tali da motivare l’emissione di un Decreto di inserimento extrafamiliare del minore come spazio di protezione e recupero delle funzioni genitoriali in una condizione di particolare criticità interna, attraverso la presa in carico integrata da parte della rete dei Servizi territoriali.
REQUISITI PER ACCEDERE
Condizione di rischio e pregiudizio minorile con disposizione del Tribunale per i Minorenni.
COME SI OTTIENE
È attivato su mandato dall’Autorità Giudiziaria e, in casi particolari di estrema gravità ed urgenza, anticipato dall’assistente sociale su proposta dell’équipe socio-educativa dell’Area Minori.
DECORRENZA
Decorre dal momento dell’inserimento e quindi dall’attuazione del Decreto emesso.
DURATA
L’inserimento in Comunità viene definito dal dispositivo del Tribunale per i Minorenni di Torino che definisce la durata dello stesso e soprattutto le prescrizioni per il nucleo d’origine il cui rispetto può creare le condizioni per il superamento delle condizioni di fragilità e per il ritorno del minore nel contesto familiare e sociale di provenienza.
L’inserimento residenziale costituisce un intervento di allontanamento del minore dal nucleo di appartenenza attivato in situazioni di particolare difficoltà e fragilità genitoriale del nucleo di appartenenza per la quale non è possibile l’affidamento famigliare residenziale.
Un inserimento temporaneo in una Comunità valutata il più possibile rispondente ai bisogni del minore implica la ricerca e l’individuazione di una Comunità per minori il più possibile rispondente ai bisogni del minore, la definizione di un progetto socio-educativo con l’équipe del presidio ospitante, il monitoraggio e la verifica del progetto per tutta la sua durata e, qualora le condizioni che hanno determinato l’allontanamento non sussistessero più, il reinserimento del bambino/ragazzino nel suo nucleo familiare.
È innanzitutto coinvolta l’assistente sociale in quanto esecutrice istituzionale dei provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria a tutela dei minori in grave pregiudizio.
Insieme all’assistente sociale opera l’educatore professionale, come membro dell’équipe socio-educativa dell’Area Minori, impegnato nel supportare il minore nella delicata fase di allontanamento dalla famiglia d’origine e di inserimento in struttura e nell’azione di monitoraggio, ad inserimento avvenuto. Il servizio sociale collabora nelle varie fasi progettuali con il servizio di Neuropsichiatria Infantile (ASL VCO).
A CHI E’ RIVOLTO
A nuclei familiari con minori in situazioni di grave rischio o pregiudizio tali da motivare l’emissione di un Decreto di inserimento extrafamiliare del minore come spazio di protezione e recupero delle funzioni genitoriali in una condizione di particolare criticità interna, attraverso la presa in carico integrata da parte della rete dei Servizi territoriali.
REQUISITI PER ACCEDERE
Condizione di rischio e pregiudizio minorile con disposizione del Tribunale per i Minorenni.
COME SI OTTIENE
È attivato su mandato dall’Autorità Giudiziaria e, in casi particolari di estrema gravità ed urgenza, anticipato dall’assistente sociale su proposta dell’équipe socio-educativa dell’Area Minori.
DECORRENZA
Decorre dal momento dell’inserimento e quindi dall’attuazione del Decreto emesso.
DURATA
L’inserimento in Comunità viene definito dal dispositivo del Tribunale per i Minorenni di Torino che definisce la durata dello stesso e soprattutto le prescrizioni per il nucleo d’origine il cui rispetto può creare le condizioni per il superamento delle condizioni di fragilità e per il ritorno del minore nel contesto familiare e sociale di provenienza.
A chi rivolgersi
Ultimo aggiornamento pagina: 20/04/2023 12:21:11